Cerca

giovedì 24 maggio 2012

Eur/Chf BoooMMMM!

Ieri sera intorno alle 20.00 mi è arrivata una mail da parte del mio broker che mi avvisava che da venerdì sera (praticamente dall'apertura di domenica) avrebbe raddoppiato i margini sul cros Eur/Chf:
"Gentile Trader,
[...] annuncia che il margine richiesto sulla coppia EURCHF verra’ alzato.A partire dalle ore 19:00 CET di Venerdì 25 Maggio 2012 il margine richiesto per questa coppia di valute sarà aumentato del 100%. Con queste nuove condizioni un conto con una leva di 1:200 necessitera’ di 1000 EUR di margine per 1 lotto EURCHF, invece di 500 EURO come in precedenza. [...]"
La prima cosa che mi chiedo è il perché?
Praticamente la coppia Eur/Chf è morta da più di un mese!
Non si muove!
Ma allora perchè?
Alla fine mi rispondo affermando che sicuramente il broker saprà qualcosa in più di me e che probabilmente la prossima settimana potrebbe avvenire un aumento della volatilità e che quindi voglia semplicemente tutelarsi dall'aumento del rischio.
Questa mattina riguardando quel grafico inizio a pensare a come poter sfruttare questa occasione; mi convinco che piazzerò uno straddle sui massimi e minimi del canale orizzontale che si è creato in questo mese, che lo farò venerdì sera così da essere pronto per la possibile esplosione di volatilità prevista per la prossima settimana.
Ma ecco la sorpresa!
Alle 14:45 improvvisamente la correlazione perfetta tra Euro e Franco Svizzero va a farsi benedire e l'Euro parte bruscamente al rialzo con un spike incredibilmente violento!



Che dire? Il buco nello stomaco per non aver subito piazzato la mia strategia ha regnato sovrano per tutto il pomeriggio.
"Credo che l'errore principe sia stato credere di aver tempo, nei mercati il tempo è denaro!"
Ma cosa può essere successo alla coppia Eur/Chf? Sarà stato l'effetto indotto da voci di una possibile tassazione dei depositi Chf o il fatto che ieri al Wall Street Journal si è confermata l’intenzione della Swiss National Bank di voler sempre intervenire a sostegno del peg. Si è parlato di riserve ancora disponibili per 237,5 miliardi di Chf. Una cifra che non sembra così elevata se paragonata alle risorse a disposizione della speculazione internazionale. Dunque, in caso di peggioramento della crisi del debito nella zona euro, potrebbe esserci un clamoroso sell-off fin sotto 1.20.

lunedì 21 maggio 2012

L'EuroCatastofe? Analisi Long-term Eur/Usd

Sarà la fine dell'Eurozona? Torneremo alle nostre vecchie monete nazionali? Siamo nel pieno di una guerra finanziaria mondiale?
Quante domande, e zero risposte. Solo il tempo ci darà la possibilità di vivere i nuovi cambiamenti.
Senza alcuna pretesa di veggenza mi vorrei limitare a fare considerazioni tecniche sul cross "tester" della condizione europea, ovvero diamo un'occhiata tecnica al cross Eur/Usd.
Partiamo dall'analisi del grafico (gli screen shot che seguono sono stati preparati giovedì 16 maggio, quando avevo iniziato a scrivere il post e, ad eccezione del rimbalzo di venerdi, per la nostra analisi sono ancora validissimi).




Partendo dall'analisi di lunghissimo periodo su time frame importante come quello weekly, la situazione è a dir poco allarmante. Il grafico parla chiaro, siamo all'interno di un canalone ribassista pauroso, iniziato nel maggio 2008 e che potrebbe portare l'euro al di sotto di 1.2000 nei confronti del dollaro Usa.
Guardando la situazione un po più da vicino si vede come appena due settimane fa è stata rotta la resistenza statica in area 1.3025 e a parer mio, in maniera violenta visti i 50 pips di gap. Attualmente siamo prossimi a pareggiare il valore di inizio anno anche in luce del fatto che la trend line rialzista, che poteva essere lo spunto per la ripresa, è stata anch'essa violata al ribasso senza tante esitazioni.
A questo punto dando un'occhiata al grafico daily è facile osservare come la forza ribassista si era già preannunciata nelle passate settimane. Nella terza immagine allegata al post ho infatti evidenziato i tre canali di distribuzione che di volta in volta sono sempre più deboli, sopraffatti dalla resistenza generata dalla trend line ribassista.
Un'entrata short in data 4 maggio, alla rottura del minimo del giorno precedente, avrebbe indubbiamente dato i sui buoni frutti, come anche un'ulteriore entrata alla rottura al ribasso del livello di 1.3000.
A questo della discesa del prezzo un rimbalzo ormai è più che logico, ma poi?
La mia idea è di entrare short sotto 1.2620.
Questo è quanto me ne conviene dalla sola analisi del grafico, ma cerchiamo ulteriori conferme.
Bisogna innanzi tutto chiedersi cosa significherebbe a livello macro economico avere un valore dell'Euro così basso. Sicuramente sarebbe un'indicazione forte che l'Europa non godrebbe di buona salute, ma del resto, vedendo come i media parlano della "Grecia Situation", non mi sembrerebbe un fatto tanto nuovo e anzi sarei più stupito del contrario. L'Euro basso inoltre favorirebbe le esportazioni offrendo un'incentivo alla ripresa economica e quindi ci sarebbe pure la giustificazione bella che pronta delle banche centrali. Ma visto che di macroeconomia non me ne intendo più di tanto preferirei non aggiungere altro e lasciare questo tipo di analisi a chi ne è veramente capace.
Continuo la mia analisi grafica dando un'occhiata anche all'index dell'Euro.



Anche in questo caso la situazione è critica. Dopo aver toccato il livello di minimo importante di metà gennaio, sembrerebbe che ora si volesse ritestarlo. Anche qui i canaloni ribassisti predominano la situazione e se poi scendesse sotto i 97.00 ci sarebbe da tremare!

domenica 20 maggio 2012

Alla conquista dell'Oro (gain! +5.7% in pochi giorni di lavoro")

Ci siamo lasciati giovedì scorso con la momentanea soddisfazione per essere entrati long quando si doveva entrare long. Ma ora che fare? Come gestire al meglio la posizione?
Venerdì sera, con la chiusura della settimana di contrattazione, ho chiuso anche la mia posizione con un profitto di circa 3800 punti (che per come ho gestito il mio money management mi hanno fruttato circa il 5.7% del capitale iniziale lavorando con leva 1:2); pur rimanendo della convinzione che il rialzo possa continuare anche nei prossimi giorni, ha prevalso la volontà di trascorrere il week end con in tasca un profitto certo e di non far guadagnare al broker gli interessi di over-night.
Essendo niente di più che un piccolo investitore credo comunque che sia già più che sufficiente quello fino a qui fatto, "senza voler strafare".
In realtà, arrivati a questo punto e con un profitto in portafoglio, sarebbe bene proseguire con una di queste tecniche di gestione della posizione.
Ad esempio si potrebbe prevedere di inserire un ordine di stop qualche punto sopra il prezzo d'ingresso, o ancora meglio subito sotto il minimo di venerdì, e lasciare correre i profitti in condizione free-risk.
Oppure si potrebbe impostare un ordine buy-stop sopra il massimo di giornata e con stop-loss incorporato sotto il minimo. Così se il trend continuasse al rialzo sicuramente romperà il massimo precedente, e allora saremo dentro al trend; se però il trend si fosse esaurito, e il prezzo iniziasse a scendere, allora ne saremo fuori senza averci rimesso niente del profitto fin qui realizzato. In realtà si potrebbe anche sviluppare la terza situazione di scenario, non proprio favorevole, infatti il prezzo potrebbe iniziare la seduta al rialzo, rompendo il massimo precedente per poi scendere successivamente e magari far entrare l'ordine di stop, a questo punto questa strategia di gestione risulterebbe più svantaggiosa rispetto a quella precedente che prevedeva di mettere semplicemente uno stop-loss sotto il minimo di giornata.
Personalmente sto applicando questa seconda tecnica di gestione della posizione. Infatti se il prezzo rompesse al rialzo sarei nuovamente a mercato, anche in forza del chiaro segnale rialzista che si è formato venerdi sull'importantissimo time-frame weekly.



"Il rischio è adrenalina pericolosa! Good Trading!"

giovedì 17 maggio 2012

Alla conquista dell'Oro (quinta parte - "preso all'amo")

Ed ecco le soddisfazioni!
Iniziamo a recuperare ...ma senza urlare troppo, la preda potrebbe ancora agitarsi e voltarsi indietro!
Aspetterò domani per vedere se c'è la possibilità di mettersi a free risk con una buona probabilità di gain.





Alla conquista dell'Oro (quarta parte - "galleggiante sott'acqua")

Eccoci qua, siamo long sull'oro con prezzo d'acquisto 1551 e con un'entrata forse un po frettolosa, ma del resto nel trading non c'è entrata a mercato che non provochi emozioni, sia piacevoli, sia spiacevoli allo stesso tempo.
L'ordine d'acquisto è stato eseguito ieri pomeriggio, poco dopo che il prezzo si era portato sopra al livello di apertura del giorno dopo essere sceso sui minimi stagionali a 1530, la candela daily era in assetto pin-candle. A mio avviso è stato il segnale di un inizio della debolezza del trend principale. Così ho impostato l'ordine d'acquisto buy-stop che da li a poco è stato eseguito.
Il rammarico del "post-eseguito" è stato il fatto di non aver atteso la fine della sessione e quindi il formarsi di un segnale chiaro. Infatti subito dopo il mio acquisto il prezzo è ridisceso e a fine giornata, ammetto, ero in parte pentito della mia operazione (sensazione di nervoso e di scazzo generalizzato per aver fatto prevalare la fretta, l'emotività e la paura di perdere il trade, errore clamoroso, ma incredibilmente umano).
Attualmente la situazione sembra confermare le nostre previsioni e le quotazioni dell'oro sono partite al rialzo, molto probabilmente sarei comunque entrato questa mattina alla rottura dei massimi di ieri.
E ora? sarà un ritracciamento o un inizio di trend?





"Il galleggiante è quindi sott'acqua, in queste circostanze ancora non sappiamo bene cosa abbiamo preso, non sappiamo se sarà un buon pescato o se ci trascinerà a sott'acqua anche a noi, quest'incertezza a mio avviso è il rischio.
Ora comunque siamo dentro al trade e non ci rimane che aspettare gli sviluppi, apriamo quindi  la frizione e diamo corda (capitale investito e margine) lasciamo smuovere e agitare il pesce, aspettiamo che si stanchi per poi tirarlo a riva." 

mercoledì 16 maggio 2012

Alla conquista dell'Oro (terza parte - "fiutare la preda")

Continuiamo a monitorare le quotazioni dell'oro, continuiamo ad attendere!
Ancora nessun chiaro segnale long si è presentato, ieri sera avevo posizionato comunque un'ordine buy-stop sopra il massimo della giornata, intorno a 1567. Ero pronto quindi con la mia strategia d'acquisto nel caso il prezzo fosse oggi partito al rialzo. Ma evidentemente non si è ancora esaurito il trend al ribasso e pertanto non ci rimane che attendere, aspettando l'occasione d'acquisato con la dovuta pazienza e senza la fretta di entrare a mercato (nel trading la fretta è una cattiva consigliera).
A questo punto sono curioso di vedere come si comporta il prezzo intorno all'area di 1520, minimo che è stato toccato nello scorso periodo natalizio.
Direi inoltre che in questi giorni il prezzo dell'oro risente della crisi dell'Eurozona correlandosi direttamente con la quotazione dell'Euro.



lunedì 14 maggio 2012

Alla conquista dell'Oro (seconda parte - "l'attesa")

Continuiamo a monitorare l'andamento delle quotazioni dell'oro e dei suoi correlati.
Questa mattina il prezzo spot dell'oro è ripartito al ribasso aprendo in negativo e puntando al livello atteso di 1560. Appena arrivato a destinazione (1560) è stato eseguito il Touch and Go da manuale con un primo rimbalzo dei prezzi. Ma sarà veramente arrivato il momento di acquistare?
Personalmente non mi sento ancora del tutto certo, aspetterò sicuramente un segnale daily, e comunque a questo punto, se il rimbalzo continuasse, sarà interessante osservarne il comportamento in area 1572-75, ovvero sui minimi di venerdì scorso. Magari se li rompesse al rialzo creando un segnale a 4h allora ci potremmo iniziare a preparare anche noi.



Continuo il post allegando altri due screen shot che ci permettono di osservare come sia i correlati azionari, sia gli index delle due valute principalmente legate all'andamento dell'oro (Australian Dollar e New Zealand Dollar) siano su dei minimi importanti. E se è vero che la spesa si fa nel periodo dei saldi, sembrerebbe proprio che sia arrivato il periodo di farsi la scorta stagionale.





giovedì 10 maggio 2012

Alla conquista dell'Oro (prima parte)

Con questo post vorrei valutare se in questo periodo, visto il repentino ribasso che ha avuto, ci potesse essere una possibilità d'acquisto sull'oro.
Partiamo dall'analisi tecnica sui grafici weekly e daily.



 L'analisi weekly vede la momentanea rottura della trend line di lungo periodo ed evidenzia i principali livelli di supporto intorno a quota 1560, 1475 e più sotto a 1430.
Salendo di scala, ossevando la situazione su grafico daily, si vede il canale che ha caratterizzato la discesa del prezzo di questi giorni. Sstando a questa figura, attualmente saremmo proprio su un punto di possibile rimbalzo/ritracciamento che permetterebbe al prezzo di raggiungere il livello di 1560.
Il ritracciamento inoltre sembrerebbe essersi già innescato, infatti se osserviamo il quadro d'insieme con l'andamento orario e a 4 ore si vede come il prezzo si sia infilato in un canale leggermente rialzista.



A questo punto vorrei ulteriori conferme sui suddetti livelli di supporto, pertanto diamo un'occhiata ai livelli di prezzo che presentano un maggiore open-interest delle opzioni sul future dell'oro.


Effettivamente come si evince dalla tabella riferita al numero di contratti aperti in opzioni Put sul future dell'oro con scadenza a giugno, si può osservare come i livelli 1550, 1500, 1450 e 1400 vedano un'alto numero di contratti aperti, soprattutto 1500 e 1400 a conferma che anche i grandi investitori finanziari non si aspettano a breve un prezzo inferiore.
Cerco ancora conferme della mia analisi valutando la situazione dei diretti correlati con il valore dell'oro.




Come si può osservare dal grafico del rendimento relativo, l'oro nell'ultimo periodo ha avuto una performance migliore rispetto alle società direttamente correlate. Vediamo come sia la Barrik Gold, sia l'Anglogold Ashanti siano sui minimi del 2010.
Questo mi da forza di credere che una ripresa di queste società ci possa essere e anche in conseguenza di una risalita del valore dell'oro stesso.

Il mio obbiettivo sarà di entrare long.
Attualmente l'unico livello che mi darebbe sicurezza è sopra a 1610.00; quando tutte le medie di Guppy su grafico orario verrebbero violate, ma sarebbe un trade di breve e da monitorare parecchio, non è proprio quello che vorrei.
La mia strategia di acquisto prevede di aspettare un segnale d'ingresso (pincandle daily) intorno a 1560.00, a questo punto si potrebbe entrare long, ma con riserva. Infatti nel caso poi il prezzo continuasse la discesa terrò il trade aperto in perdita fino a circa 1475.00 dove tenterò di mediare il prezzo d'acquisto con una successiva entrata long, in tal caso il prezzo d'acquisto medio sarà intorno a 1518.00. Stessa cosa la ripeterò successivamente a 1430.00.
Money management:
Con un capitale investito di 1000€ ogni punto vale 0.008€, pertanto:

  • 156000-147500=8500
  • 8500x0.008=68.00€
  • 147500-143000 =4500
  • 4500x0.008=3600€
  • 68.00+36.00+36.00=140.00€ (max draw down stimato)

lunedì 7 maggio 2012

Stop Loss o Hedging? (quarta parte)

Avevo aperto questo post con la volontà di seguire un'operazione di hedging dall'inizio alla fine; ebbene ieri sera, grazie anche al maximum gap provocato dall'improvvisa debolezza dell'euro, ho chiuso definitivamente l'operazione portando ad un buon livello la mia autostima personale.
Ecco la sequenza delle operazioni che sono state eseguite:

  1. (17 aprile) buy 1.3134 and close (20 aprile) at 1.3136 (+0.15€)
  2. (18 aprile) sell 1.3080 and close (6 maggio) at 1.3025 (+4.22€) - operazione di hedging al posto dello stop loss
  3. (20 aprile) buy 1.3175 and close (20 aprile) at 1.3190 (+1.14€)
  4. (20 aprile) buy 1.3222 and close (26 aprile) at 1.3238 (+1.21€)
  5. (26 aprile) buy 1.3225 and close (1 maggio) at 1.3241 (+1.21€)
  6. (3 maggio) buy 1.3162 and close (3 maggio) at 1.3168 (+0.46€)
Total profit +8.46€.




Vorrei concludere ricordando che questa operatività è servita per recuperare un trade mal riuscito senza comunque perderci del denaro; l'hedging così come è stato spiegato in questa serie di post è sicuramente una valida alternativa allo stop-loss secco e immediato.
Per salvaguardia di noi stessi, l'hedging non dovrebbe diventare la norma del trade, questa tecnica presenta infatti il contro di rimanere con posizioni aperte e in perdita per diverse giornate, in questo caso sono servite ben quasi cinque settimane per recuperare la posizione, provocando stress e tensione. Ma alla fine se ne può uscire soddisfatti.

giovedì 3 maggio 2012

Pattern di prezzo, gli alleati del trader di breve termine

Riporto un'estratto dal sito http://www.tradingprofessionale.it in cui si cerca di far luce sui tanto famosi pattern di prezzo. Ho trovato questo articolo molto interessante e pertanto lo ribloggo ringraziando anticipatamente l'autore Michele Maggi.

Il trading basato sui pattern di prezzo è una metodologia che si avvantaggia del comportamento ripetitivo che alcuni titoli manifestano, sia nel breve sia nel medio periodo, definendo in qualche modo la personalità di un dato mercato o di un particolare titolo. Tuttavia, per quanto si possa essere esperti di un particolare mercato, è impossibile riuscire a prevedere con assoluta certezza l'esito di una posizione speculativa. Il fatto di individuare la direzione del trend o l'intonazione positiva o negativa di un mercato non implica necessariamente la garanzia di porre in essere una posizione speculativa di successo.
Troppe, infatti, sono le variabili presenti sui mercati finanziari per poter creare un modello omnicomprensivo che sia in grado di formulare previsioni azzeccate al 100 per 100.
Ma se da un lato è impossibile prevedere con certezza i punti di svolta dei mercati, dall'altro sono i mercati stessi a fornirci importanti informazioni – almeno per il breve periodo – rispetto alla direzione e alla plausibile velocità alla quale i prezzi potrebbero muoversi in una determinata direzione.
Lo spirito del trading basato sui pattern di prezzo è proprio questo: individuare particolari situazioni in cui l'azione stessa dei prezzi fornisce importanti informazioni sull'imminente sviluppo delle quotazioni.
È un'operatività basata essenzialmente sull'osservazione dei grafici a barre o a candele giapponesi e sull'analisi delle relazioni fra gli elementi che le compongono che include una rilevante componente di gestione delle opportunità che derivano dal portare le probabilità a proprio favore.
Esistono numerose pubblicazioni che illustrano collezioni di pattern più o meno affidabili in grado di descrivere particolari comportamenti ripetitivi del mercato ma, a parte la possibilità di applicare tali pattern in maniera semiautomatica, una delle attività più interessanti dell'analisi tecnica è proprio la ricerca di nuovi modelli grafici in grado di interpretare al meglio le dinamiche del mercato.
La cosa più semplice per "trovare" pattern di prezzo è lo studio dei grafici. Analizzando i punti di svolta dei mercati o le zone che hanno determinato una momentanea pausa del trend, non è difficile identificare una specifica configurazione di due–tre o quattro barre che precede il movimento. Nel caso dei pattern di inversione ci si concentrerà sui minimi e sui massimi di swing mentre per i pattern di continuazione si presterà attenzione a quei movimenti che, come i pullback, si presentano dopo forti spinte iniziali.
Ma se da un lato è semplice – almeno in teoria – identificare le due o tre barre che precedono i movimenti di prezzo che ci interessa catturare, dall'altro risulta più difficile comprendere quali siano le relazioni significative di quelle barre e, soprattutto, come formalizzarle in termini matematici.
Già da una prima ispezione visuale, la presenza di candele nere (Close < Open) in prossimità dei massimi o di candele bianche in corrispondenza dei minimi (Close > Open), ci informa sul possibile esaurimento del movimento precedente, ma quello che cerchiamo deve essere molto più preciso.
Una delle procedure più precise per la creazione di modelli astratti (ottenuti cioè a prescindere dall'osservazione dei grafici ma solo ipotizzando una sequenza logica nei movimenti) è la valutazione di quali caratteristiche dovrebbe avere l'esaurimento di un movimento direzionale o la ripresa di un trend.
 Esaurimento di un trend:
I forti trend rialzisti o ribassisti, culminanti con fasi di euforia o di panic selling presentano in genere elementi caratteristici:
  • incremento della volatilità, espresso dall'aumento del range delle giornate;
  • presenza di gap, in genere si tratta di gap di esaurimento o exhaustion gap;
  • notevole dimensioni delle shadow rispetto ai real body delle candele.
Volendo ipotizzare l'esaurimento di un trend rialzista, potrebbe essere lecito assumere che il culmine del movimento sia caratterizzato da range estesi, da un massimo toccato da un punto estremo della barra (o della candela) la cui chiusura sia negativa (chiusura inferiore all'apertura) e posizionata più in basso e che il massimo del giorno successivo sia decisamente inferiore a quello del giorno precedente.

Uno sguardo critico ai Forex Index USD/EUR/CAD/JPY

Continuiamo con l'analisi dell'indice delle valute, il forex index.
Sulla scia del post precedente cerchiamo di fare un quadro della situazione attuale osservando esclusivamente i grafici degli index valutari.
Partirei l'analisi dando un'occhiata a quelle che sono state le performance relative degli indici in questi ultimi giorni.



Si può osservare come lo Yen sia stato più performante rispetto a tutte le altre valute. L'Euro al contrario è stata la valuta che più si è deprezzata, mentre sia il Dollaro Statunitense sia il Dollaro Canadese sembrano aver  iniziato un trend positivo nei confronti del mercato. Anche osservando la performance in scala ravvicinata, su time frame ridotto, si può osservare la conferma della perdita di potenziale da parte dello Yen rispetto ai dollari statunitensi e canadesi.
A questo punto diamo un'occhiata direttamente ai singoli grafici.


Cosa sta succedendo quindi?
Il Dollaro Usa è decisamente sulla sponda superiore di un canale ribassista; l'Euro al contrario è sulla sponda inferiore di un canale rialzista. Il Dollaro Canadese sta per raggiungere la sponda superiore di un cuneo di comprensione, mentre lo Yen sta rimbalzando sulla resistenza statica a quota 97.00.
Ora non ci rimane che cercare razionalmente di trarre delle conclusioni plausibili.
  • USD: potrebbe continuare sia a salire sia a scendere, dipenderà da come reagisce sui livelli di 72.80-90, se parte il rimbalzo è da vendere, se rompe è da comprare.
  • EUR: è da comprare sopra i 99.45-50, il suo rimbalzo sembrerebbe essere già iniziato.
  • CAD: personalmente credo sia da comprare almeno fino al supporto dinamico a circa 113.70.
  • JPY: da vendere, ma attenzione se dovesse girare in alto potrebbe essere la volta buona che rompa la soglia di reisitenza a 97.00, ma a quel punto ci sarebbe da chiedersi si non fosse stato un po troppo performante in questo ultimo periodo?
Da queste considerazioni si deduce che in giornata potrebbe presentarsi una buona occasione di acquisto sulla coppia CAD/JPY.

Forex Index

Diamo un'occhiata agli indici delle valute. Questi grafici sono molto interessanti inquanto indicano la forza generale della valuta a cui si riferiscono.
Ricordando infatti che l'indice della valuta rappresenta l'evoluzione di una moneta rispetto all'intero mercato forex e lo si può interpretare come la media di una valuta rispetto alle altre. La rappresentazione grafica rende facile visualizzare le tendenze generale della valuta.
Questi grafici mostrano semplicemente la forza di una valuta rispetto a tutte le altre.
Se ad esempio dalle nostre analisi su un determinato indice, USD index (indice sul dollaro americano) risulta un forte trend rialzista, sicuramente andremo a cercare un segnale buy su valute USD/XXX e sell su valute XXX/USD. Quando alla forza del dollaro americano si unisce la debolezza di un altro indice allora non c’è dubbio, la migliore cosa da fare è cercare un buy nel cross USD/valuta debole, sell per il contrario (USD debole, altra valuta forte). Grande aiuto anche quando gli indici si trovano su importanti livelli; se per esempio USD si trova poco sotto un’importante resistenza sicuramente non andremo subito buy sui cross USD/XXX o sell sui cross XXX/USD, ma aspetteremo l'evoluzione della tendenza dell'index.