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lunedì 21 maggio 2012

L'EuroCatastofe? Analisi Long-term Eur/Usd

Sarà la fine dell'Eurozona? Torneremo alle nostre vecchie monete nazionali? Siamo nel pieno di una guerra finanziaria mondiale?
Quante domande, e zero risposte. Solo il tempo ci darà la possibilità di vivere i nuovi cambiamenti.
Senza alcuna pretesa di veggenza mi vorrei limitare a fare considerazioni tecniche sul cross "tester" della condizione europea, ovvero diamo un'occhiata tecnica al cross Eur/Usd.
Partiamo dall'analisi del grafico (gli screen shot che seguono sono stati preparati giovedì 16 maggio, quando avevo iniziato a scrivere il post e, ad eccezione del rimbalzo di venerdi, per la nostra analisi sono ancora validissimi).




Partendo dall'analisi di lunghissimo periodo su time frame importante come quello weekly, la situazione è a dir poco allarmante. Il grafico parla chiaro, siamo all'interno di un canalone ribassista pauroso, iniziato nel maggio 2008 e che potrebbe portare l'euro al di sotto di 1.2000 nei confronti del dollaro Usa.
Guardando la situazione un po più da vicino si vede come appena due settimane fa è stata rotta la resistenza statica in area 1.3025 e a parer mio, in maniera violenta visti i 50 pips di gap. Attualmente siamo prossimi a pareggiare il valore di inizio anno anche in luce del fatto che la trend line rialzista, che poteva essere lo spunto per la ripresa, è stata anch'essa violata al ribasso senza tante esitazioni.
A questo punto dando un'occhiata al grafico daily è facile osservare come la forza ribassista si era già preannunciata nelle passate settimane. Nella terza immagine allegata al post ho infatti evidenziato i tre canali di distribuzione che di volta in volta sono sempre più deboli, sopraffatti dalla resistenza generata dalla trend line ribassista.
Un'entrata short in data 4 maggio, alla rottura del minimo del giorno precedente, avrebbe indubbiamente dato i sui buoni frutti, come anche un'ulteriore entrata alla rottura al ribasso del livello di 1.3000.
A questo della discesa del prezzo un rimbalzo ormai è più che logico, ma poi?
La mia idea è di entrare short sotto 1.2620.
Questo è quanto me ne conviene dalla sola analisi del grafico, ma cerchiamo ulteriori conferme.
Bisogna innanzi tutto chiedersi cosa significherebbe a livello macro economico avere un valore dell'Euro così basso. Sicuramente sarebbe un'indicazione forte che l'Europa non godrebbe di buona salute, ma del resto, vedendo come i media parlano della "Grecia Situation", non mi sembrerebbe un fatto tanto nuovo e anzi sarei più stupito del contrario. L'Euro basso inoltre favorirebbe le esportazioni offrendo un'incentivo alla ripresa economica e quindi ci sarebbe pure la giustificazione bella che pronta delle banche centrali. Ma visto che di macroeconomia non me ne intendo più di tanto preferirei non aggiungere altro e lasciare questo tipo di analisi a chi ne è veramente capace.
Continuo la mia analisi grafica dando un'occhiata anche all'index dell'Euro.



Anche in questo caso la situazione è critica. Dopo aver toccato il livello di minimo importante di metà gennaio, sembrerebbe che ora si volesse ritestarlo. Anche qui i canaloni ribassisti predominano la situazione e se poi scendesse sotto i 97.00 ci sarebbe da tremare!