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giovedì 26 aprile 2012

Momento topico... come è andata a finire?

Il mondo non è esploso!!! Aimé!!! Mi sarebbe piaciuto vedere un cambio radicale dello scenario, ma non è successo e le resistenze hanno fatto il loro lavoro "resistendo" bene.
Lo scenario nel complesso non è mutato e siamo ancora lì, anche se l'Euro sembra indebolito e continua a rimbalzare sulla sua trend line.


Swap favorevole e trade theta positivo

Se proprio dobbiamo scegliere di investire del denaro in un trade cerchiamo tra quelli che sono a nostro vantaggio in termini di swap, ovvero scegliamo un trade buy o un trade sell in maniera che sia un trade "theta positivo".




lunedì 23 aprile 2012

Momento topico

Riporto la visione odierna sugli indici delle monete principali.
Siamo decisamente in una fase di incertezza del mercato. Tutte le principali currency sono su livelli chiave, il Dollaro Usa (USD) trova infatti una resistenza dinamica ribassista; l'Euro (EUR) sta toccando la resistenza dinamica rialzista, mentre sia la Sterlina Inglese (GBP) sia lo Yen (JPY) sono ora su livelli di resistenza storica.
E se tutte queste resistenze venissero violate nel medesimo istante che scenario si presenterebbe?
L'Euro precipiterà nei confronti della Sterlina?



venerdì 20 aprile 2012

Pin Bar qui il segnale è forte e chiaro!

Ecco alcuni esempi di pin bar.
Questo tipo di barre offrono sicuramente un buon segnale di inversione del trend, a volte risultano confuse con quelle dei giorni precedenti perché ne sono in parte incluse, queste non lo sono e pertanto oltre a essere molto evidenti risultano anche molto valide.
E' da notare come la shadow presente in questi esempi risulta moto pronunciata e totalmente fuori dalle candele dei giorni precedenti.
La strategia prevede l'entrata alla rottura del massimo superiore e una copertura sul minimo della barra.






Stop Loss o Hedging? (terza parte)

"Sbagliare è umano perseverare è diabolico!"
Chiudo a 1.3191 e preparo il nuovo ordine buy stop a 1.3220. Il tutto sta nel vedere se terrà la resistenza a 1.3200.

Stop Loss o Hedging? (seconda parte)

"Nel trading anche la speranza ha un prezzo"
Apro riprendendo questa massima perché risulta quanto mai appropriata.
Come sempre vediamo cosa è stato fatto e le relative conseguenze, anticipo che che si tratta del primo tentativo di recupero della posizione che non è andato proprio a buon fine. Ma perché, cosa è successo?



Incurante di vari punti chiave come l'arrivo di notizie macroeconomiche importanti e sulle sole considerazioni riferite al time frame a 1h, vedendo il prezzo respingere il livello di 1.3160 ho chiuso la posizione buy a circa 1.3135 ovvero con circa 2 punti di profitto, sperando (ed è proprio il caso di affermarlo) che il prezzo sarebbe sceso facendomi così recuperare parte dei 60 punti.
Intorno alle 10.00, (la mia operazione ha acuto inizio intonro alle 9.30) sono uscite ben tre notizie di carattere macroeconomico e positive per l'area euro. Il prezzo mi ha girato contro facendomi riaprire la posizione buy stop che avevo posto a circa 30 punti sopra.
Ora mi ritrovo con ben 95 punti da recuperare (ecco il prezzo della speranza).
Questo è successo sicuramente per l'incuranza da parte mia delle stesse regole che mi ero ben preposto nel precedente post:
  • il recupero deve avvenire su segnali daily (e non a 1h!!!)
  • il trend principale si deve formare e deve essere ben chiaro
  • ci deve essere un segnale di inversione forte
"L'errore più grosso lo si compie nel credere di essere più furbi del mercato" 

giovedì 19 aprile 2012

Il Carry Trade

Nell'ambito della finanza internazionale il Carry Trade è la pratica speculativa consistente nel prendere a prestito del denaro in paesi con tassi di interesse più bassi, per cambiarlo in valuta di paesi con un rendimento degli investimenti maggiore.
Solitamente per mettere in atto un'operazione di carry trade vengono scelte monete che godono di un cambio stabile nel tempo mentre l'investimento è rivolto a strumenti a basso rischio, quali titoli di Stato.
Per l'investimento finanziario non è rilevante che il tasso di cambio sia a favore o meno di quella straniera, purché sia stabile nel tempo e resti sostanzialmente invariato dal momento in cui viene contratto il prestito a quello in cui si viene restituito.

Ma cosa implica questo nel mercato del Forex?

Nel mercato Forex le valute sono negoziate in coppia (per esempio, se comprate la coppia USD/CHF, state in effetti comprando il Dollaro USA e vendendo il Franco Svizzero nello stesso istante). Proprio come nell’esempio citato sopra, si paga l’interesse sulla valuta venduta e si riceve l’interesse sulla valuta comprata.
Quello che rende interessante nel Forex Spot è che il pagamento degli interessi avviene ogni singolo giorno in base alla vostra posizione. Tecnicamente nel mercato spot tutte le posizioni vengono chiuse a fine giornata solo che neanche ce ne accorgiamo.
I broker chiudono e riaprono la posizione, e accreditano o addebitano la differenza tra i tassi d’interesse delle due valute.
Questo è il costo di portare “Carrying” (chiamato anche “Rollover” o “SWAP Rate) una posizione al giorno successivo (overnight).
Non è sempre facile trovare coppie di valute che sono adatte a fare il Carry Trade. Occorre cercare due cose:
  • Trovare un alto differenziale negli interessi (una rata dello swap positiva e alta).
  • Trovare una coppia di valute dove se entrate long guadagna valore rispetto alla valuta nella quale siete short, o viceversa se entrate short.
Per chiarire al meglio tale concetto e arrivando così al lato pratico che è quello che più ci interessa, allego qui sotto direttamente la tabella riassuntiva degli swap applicati dal broker ActivTrader ai conti dei propri clienti sulle posizione che questi hanno in essere al momento dell'overnight.



Analisi di un'entrata sbagliata


Analizziamo cosa è successo, con riferimento all'immagine soprastante si vede come sono entrato a mercato alla rottura del livello segnato con la linea magenta (punto A), con il senno di poi (in questi casi vorrei essere uno stregone che predige il futuro) è più facile capire perchè non è stata un'entrata ottimale.
L'area color magenta evidenzia infatti quanto il prezzo era già distaccato dalla trend line di supporto, oltre a essere distante in termini di punti lo era anche in termini di tempo, pertanto la salita dal punto A in poi avrebbe creato una condizione di eccesso di crescita dei prezzi creando un'inclinazione molto azzardata.
Il punto ottimale era sicuramente il B, dopo che il prezzo fosse ritornato alla condizione ottimale di risalita, nel senso che è dal punto B che il prezzo avrebbe recuperato le condizioni di crescita (come poi è successo) con l'inclinazione ormai consolidata e confermata dalla TL di supporto (in qualche modo questo potrebbe essere una delle utilità del ritracciamento dei prezzi). Era al punto B che si doveva entrare, l'errore umano principale è stata l'incapacità di pazientare.
"Per far trading occorre prima di tutto educarsi alla pazienza"
Un'altro errore da segnalare è stato il posizionamento dell'ordine sell stop (stop loss) proprio sopra alla TL e non sotto come avrebbe avuto più senso.

mercoledì 18 aprile 2012

Stop Loss o Hedging? (prima parte)

Ok ci siamo, ne approfitto ora che è successo per aprire questo post e seguire in diretta la gestione di una posizione di hedging al posto di accettare subito lo stop loss in un trade non riuscito.
Alla fine trarremo le dovute considerazioni mentre per ora facciamo un quadro della situazione e impostiamo la strategia di recupero.
La coppia è una delle più amate/odiate; sono entrato long su Eur/Usd  in quella che sembrava la ripresa del segnale buy di cui ho trattato nel post precedente. Inizialmente il prezzo era cresciuto salvo però un repentina discesa avvenuta questa mattina, discesa che ha portato il prezzo sul livello del mio ordine Sell Stop che avevo precedentemente posizionato in sostituzione del più tradizionale Stop Loss.
Ora ho quindi aperti in contemporanea due ordini contrari con un differenziale relativo (compreso lo spread) di circa 60 punti che equivale, in caso di chiusura di entrambe le posizioni, ad una perdita prefissata e sostenibile per il capitale iniziale (equiparabile ad accettare lo Stop Loss).
La mia strategia di gestione prevede diversi aspetti (regole), il primo e più importante è quello psicologico:
"si deve accettare che il trade non è andato a buon fine e pertanto ora non si cercherà di guadagnare, ma si cercherà di ridurre l'eventuale perdita prevista inizialmente"
Accettato questo primo aspetto, bisogna cercare di comprendere meglio cosa è successo e perché la previsione di mercato non è stata corretta, per questo occorrerà far "sfogare" il mercato, pertanto il secondo aspetto prevede la consolidazione di un trend in una delle due direzioni:
"occorre lasciare aperte entrambe le posizioni per il periodo necessario affinché si maturi chiaramente il trend definitivo"
Difficilmente il trend definitivo si formerà nella stessa sessione, pertanto si deve accettare di lasciare aperte le posizioni anche per diverse giornate senza perdere il controllo e senza far predominare l'emotività alla razionalità (sarà una dura lotta).

A questo punto si cercherà il recupero di parte della perdita, per farlo si sfrutta la Price Action aspettando un segnale di inversione del trend formatosi. Dovrà essere un segnale forte (quindi su time frame daily, su S/R ecc) al quale seguirà la chiusura della posizione in attivo.
"Nel trading anche la speranza ha un prezzo"
Questa massima chiarisce cosa succederà ora:
  • il segnale di inversione è confermato, allora si chiuderà la posizione in perdita dopo che il prezzo avrà rittracciato per una quantità pari al differenziale iniziale (nel nostro caso 60 punti);
  • il segnale di inversione non è confermato allora si chiude anche la posizione lasciata aperta accettando la perdita o si continua con la strategia (magari hedging+valore medio ecc), ma il rischio e le difficoltà aumenteranno (riprenderò magari nei prossimi post).





lunedì 16 aprile 2012

Un buon setup per un buon trade su EUR/USD

Con questo post mi appunto un buon trade sulla coppia Eur/Usd che ho eseguito oggi.
Sono entrato long quando ho notato che sul grafico daily si stava formando la più tradizionale delle pincandle. La pin si stava formando su una forte resistenza che da diverse sedute ormai caratterizza la base di ripartenza della lateralizzazione. Quel che mi convinceva era che il prezzo si era spinto con forza al ribasso e che altrettanto fortemente era stato riportato sopra la resistenza, oltre al fatto che è diversi giorni che il prezzo prova  al rialzo senza però riuscire neanche a scendere, a convincermi c'è stato anche il formarsi di un'ulteriore pincandle sul grafico a 4h a conferma di un movimento sorretto da una relativa forza, questa è stata il mio indicatore di momentum per entrare a mercato.
Con riferimento a quest'ultima pincandle ho impostato il mio stop sotto la shadow e il take con un risk reword di 1:2. In realtà non ho impostato un stop netto, ma un'ordine sell limit in maniera da potermi gestire la possibile spinta al ribasso, qualora ci fosse stata, senza perdere subito il mio capitale investito.
La mia strategia di uscita teorica era che se entrava l'ordine sell stop lo avrei lasciato andare anche per un paio di giorni aspettando che il prezzo prendesse una direzione tentando poi di uscirne prima della ripresa nel verso della direzione del primo investimento. Se poi le cose si fossero messe del tutto male avrei accettato cmq lo stop.




Rules for my trading with price action

Tra i vari argomenti di carattere più generale che tratto in questo blog, di tanto in tanto vorrei inserire alcune pillole costituite da regole di trading.
Tali regole saranno ricavate di volta in volta dall'analisi di errori o dal semplice buon senso per l'investimento. Riguarderanno un trading system basato sull'analisi del movimento del prezzo, trading system che per ovvie ragioni necessita di una lunga esperienza basata sull'osservazione, pertanto alcune regole potranno essere rivalutate nel corso del tempo mentre altre potranno risultare molto valide.
"Il tempo ci fornirà la comprensione"
Ecco le prime basilari regole
  • Analizzare il mercato con intervalli regolari (ogni 2h, 4h, daily).
  • Cogliere la tendenza principale (grafico daily).
  • Ogni trade va vissuto come un'investimento e non una scommessa, valutandone il rischio in termini di perdita di capitale, la strategia di entrata, di uscita e di presa dei profitti.
  • Entrare solo dopo il verificarsi di un segnale daily (la candela daily deve essersi chiusa).
  • Individuare la conferma del segnale sulle valute correlate.
  • Il momento di entrata è da valutare sul grafico 4h (il giorno successivo a quello in cui si è verificato il segnale principale).

Quali sono le valute principali nel mercato Forex? "Majors VS Commodity"

Lo scambio di valute più imponente è effettuato su sette valute internazionali di pari importanza. Le valute sono divise in principali (in inglese: Majors) e Commodity (termine non traducibile appropriatamente in italiano, indicante un bene primario). Le valute principali del mercato forex hanno maggiore liquidità e per questo motivo rappresentano le coppie maggiormente scambiate.
Nella geografia delle valute esistono cinque principali attori, l'Europa, la Gran Bretagna, la Svizzera, il Giappone e gli Stati Uniti d'America.
Il mercato Forex è incentrato soprattutto sull’USD, dato che la valuta degli Stati Uniti è coinvolta in oltre l’80% dei commerci. La coppia di valute più commerciata nel mercato Forex è EUR/USD, che frutta il 28% dei commerci totali; poi USD/JPY e GBP/USD sono seconde e terze nell’ordine, occupando rispettivamente il 17% e il 14% dei commerci globali.
  • EUR / USD (Euro / Dollaro USA)
  • USD / JPY (Dollaro USA / Yen Giapponese)
  • GBP / USD (Pound Britannico / Dollaro USA)
  • USD / CHF (Dollaro USA / Franco Svizzero)

Le coppie “Commodity” si riferiscono allo scambio delle principali valute associate a beni di prima necessità (appunto definiti in inglese commodities) come l'oro e il petrolio:
  • AUD / USD (Dollaro Australiano / Dollaro USA) associato a prodotti aurei
  • USD / CAD (Dollaro USA / Dollaro USA) associato con prodotti petroliferi
  • NZD / USD (Dollaro Neo Zelandese / Dollaro USA) associato con prodotti aurei

mercoledì 11 aprile 2012

I capisaldi del Money Management

Riporto un estratto dal web in cui si cerca di fare luce ad alcune delle principali definizioni legate al corretto money management e più specificatamente alla corretta gestione della posizione.
Cerchiamo di comprendere quindi il significato dei seguenti termini.
  • Stop Loss
  • Breakeven Stop
  • Trailing Stop
  • Take Profit
  • Shock Protection

Lo Stop Loss è quel segnale che limita la perdita massima associata a ciascun trade. L'entità di questa perdita può essere fissata in diversi modi:% fissa
% legata alla volatilità del titolo
% punti fissi
Si impiega la % fissa quando non si vuole ammettere in nessun caso una perdita superiore ad un dato ammontare (in % sul capitale investito), indipendentemente dal titolo negoziato e quando si è convinti che raggiunta una perdita pari al valore prefissato, il segnale di ingresso sia da ritenersi invalidato e pertanto non sussistano più le ragioni che hanno spinto ad aprire la posizione.
Si impiega la % legata alla volatilità del titolo (magari ancorando il valore dello stop all'Average True Range del titolo) quando si vuole considerare la caratteristica intrinseca dei diversi strumenti azionari che possono percorrere lo stesso cammino con ampiezza delle onde (e quindi volatilità) decisamente diversa.
Si impiega un ammontare fisso quando si opera con strumenti future. Infatti questi strumenti portano a guadagnare o perdere non in ragione del movimento % realizzato quanto piuttosto in funzione del numero di punti incamerati o lasciati sul mercato. Perdere 1.000 punti per un ingresso errato a 50.000 piuttosto che a 25.000 è la stessa cosa da un punto di vista monetario: in entrambi i casi sono stati bruciati 5.000 euro per contratto (i dati espressi si riferiscono al Fib 30). Nel primo caso con un movimento del 2% nel secondo con un movimento del 4% dello strumento trattato.

Il Breakeven Stop è quel segnale che permette di chiudere una posizione in pareggio una volta raggiunto un determinato profitto. Il trigger da regolare è il guadagno che attiva il segnale. Il procedimento per la sua determinazione ricalca quanto visto per lo stop loss con i metodi a % fissa, % variabile e punti fissi. Attivare presto il segnale significa cautelarsi maggiormente da inversioni del mercato ma rischiare di chiudere in anticipo un trade profittevole. Al contrario attendere troppo per l'attivazione di questo segnale può portare una operazione favorevole che ha generato un bel guadagno virtuale a trasformarsi in una operazione che genera perdita reale!

L'evoluzione naturale dei due segnali precedenti è il Trailing Stop: qualora l'operazione si riveli profittevole e il guadagno continui ad incrementarsi è necessario cominciare ad assicurarne parte di esso, in modo che qualsiasi inversione del mercato (eccezion fatta per gap nell'overnight) non ci eroda l'intero guadagno virtuale accumulato.
In questa tipologia di segnale è necessario stabilire due livelli (ancora una volta secondo le metodologie esposte): il livello a cui attivare il segnale e il livello a cui porre la chiusura della posizione. Per il primo livello dovremmo scegliere un valore di guadagno superiore rispetto al breakeven stop, mentre per il secondo livello è necessario decidere quanto del guadagno virtuale accumulato siamo disposti a cedere al mercato. Se siamo disposti a cedere poco del guadagno accumulato rischiamo di andare incontro ad una uscita anticipata alla prima correzione del mercato; di contro mantenere il trailing stop eccessivamente lontano dai massimi (o minimi) raggiunti porta a vedere vanificato gran parte del guadagno accumulato.
Sarà una valutazione della strategia nel suo complesso e delle caratteristiche del trader ad indicare quali valori adottare per questi settaggi.

Il quarto caposaldo è il Take Profit. Questo segnale indica la chiusura della posizione raggiunto un determinato profitto, stabilito con le metodologie indicate. A differenza del Trailing Stop che non preclude la corsa dei prezzi, questo segnale pone un traguardo massimo al guadagno che può essere accumulato. Pertanto sarà un segnale particolarmente efficace per quelle operazioni che nascono in trading range ove lo spazio a disposizione per i movimenti di prezzo appare limitato. Meno efficace rispetto all'impiego del Trailing Stop sarà l'adozione del Take Profit nei grossi trend la cui entità è difficilmente quantificabile a priori.

L'ultimo segnale che vediamo, lo Shock Protection, è legato ad avvenimenti esterni che possono provocare shock sul mercato. Lo scopo di questo segnale è di proteggere la posizione aperta qualora il mercato imbocchi improvvisamente ed inaspettatamente una direzione opposta a quella desiderata, con forte incremento della volatilità. Prima che possa intervenire qualsiasi altro segnale chiudiamo la posizione grazie all'intervento di questo meccanismo che prevede una escursione massima avversa tra due barre pari ad un valore prefissato.

Sentiment EUR/USD


Diamo un'occhiata all'Open Interest delle opzioni sui futures dell'euro per le scadenze dei prossimi mesi per farci un'idea di cosa il mercato si potrebbe aspettare.




  • La scadenza di aprile ci dice poco, un forte muro di opzioni put è sullo strike 126 (un pò in là), che ci sia una lateralizzazione?
  • Per maggio sembrerebbe poter essere possibile una crescita del prezzo almeno fino allo strike 137, consolidato caposaldo di supporto/resistenza, anche se una ripresa dei prezzi a livello più basso (130?, 127?) potrebbe essere possibile, magari con genesi proprio nel mese di aprile dove non ci sono grandi livelli di opzioni put.
  • L'OI di giugno, in cui inoltre scadono i futures trimestrali, segnala una forte spinta al rialzo si vede infatti un forte muro di opzioni put sugli strike 132 e poi 128 e quasi una relativa assenza di opzioni call.

"Ricordiamo sempre che nel trading è vero tutto il contrario di tutto e che non c'è cosa più facile che avere ragione nel sbagliare una di previsione! Good Luck"

Grafici di proprietà del ©2012 CME Group Inc

martedì 10 aprile 2012

Price Action

Ok! partiamo subito alla grande e postiamo un link ad un forum tutto da leggere.

http://forex.forumup.it/about1282-forex.html

Si tratta di una thread in cui si fanno considerazioni sulla price action e lo trovo interessante per i concetti e le parole chiave che ne emergono.
Ecco alcuni punti che ho estrapolato.
[...] Cerchero' di darti un idea per cosa intendo per "scaling" in una trade, anche se piu' avanti magari avremo modo di vederlo in atto. "Scaling in" vuol dire entrare in una trade a quote differenti. La quota potrebbe essere indistintamente piu' alta o piu' bassa.
Per esempio, diciamo che vuoi rischiare il 2% che ti risulta in 70pips con 4lot, entrando con 1lot nel breakout dato dal PA su una PB (esempi che faro' su chart), staresti entrando con lo 0.5% del tuo capitale. lo stop rimarrebbe sempre allo stesso prezzo ma tu entreresti con un ulteriore 0.5% nel drawdown, entrando diciamo a -30pips con 1lot, la media delle due posizioni si abbassa di 15pip, in poche parole a -15 ti troveresti a BE (breakeven, a zero... devo aggiungere questa nelle abbreviazioni forse). lo stesso si potrebbe fare una volta che si rompe una resistenza o un supporto nella nostra direzione percio' in profitto diciamo di 30pips, li entriamo con un ulteriore 0.5% e uno stop non superiore ai 70pips calcolato da sup/res. wow... spero che il tutto abbia un senso!
"Scaling out" e' piu' interessante e piu semplice. In poche parole e' quando chiudi parte del profitto, diciamo il 30-50% della tua posizione, modifichi gli stop e lasci correre il resto come "free trade" non c'e' cosa piu' bella di una "free trade", specialmente se paga gli swap (interessi) e diventa una temporanea "carry trade"! Preferisco scaling out dato che e' la parte in cui si intascano le pip! Scaling in e' un po' piu' complicato e rischioso ma e' anche importante sottolineare che e' cosi' che istituzioni e banche entrano nelle loro enormi trasazioni. Se una societa' decide di comprare a lungo termine un titolo, spesso non lo fa in un click ma in diverse operazioni seguendo TF piu' basse di quella in cui si decide il tutto.
Spero di essere stato chiaro per il momento.
[...] Non tutte le PinBar sono trade sicure, wow, ho scoperto l'America...
Le migliori stanno sempre a punti di sup/res dati da TL, numeri tondi (1.5000, 2.0000, 1.9500, 1.5400 etc), Alti e Bassi di notevole importanza ed estensione Fibonacci nelle "swing high and low".
[...] Piu' lungo e' il naso, in coincidenza con sup/res, piu' alta e' la probabilita' del "set up" quando individuiamo queste linee di sup/res e' importante tenere in mente che raramente sono "al pip"! Avete mai visto una trade arrivare al vostro stop studiato bene, metterlo giu' e poi andare nella vostra direzione? si, c'e' chi dice "broker a caccia di stop", ma e' importante considerare i livelli, come "livelli", zone, aree di sup/res, e non il pip.... spero abbia senso.
Di PB non ne capitano tutti i giorni purtroppo, ma sono dei validi "set up". L'entrata puo' variare a secondo delle circostanze: 50-61% Fib monitorato su TF minori, dalle 2 alle 10 pip dopo la rottura del punto estremo opposto al naso della PB. Il tutto da valutare a secondo del rischio, eventuali notizie e previsioni. Se una PinBar e creata da una notizia importante, ci penso su' prima di entrare. Da diffidare sono le Pin bar che si estendono molto nel verso opposto del naso in confronto agli "occhi". Se la lunghezza della candela supera i limiti consentiti dal mio rischio per entrare ina trade, o aspetto per una correzione o mi sposto su TF inferiori con un idea della direzione in cui voglio cercare altri possibili "set up" di PriceAction.
I "Set-up" con PA (PB, IB, OB, DLHC...) si trovano su tutte le TF, anche se l'ultima cosa che vogliamo fare e' di entrare in una PB nella 15minuti per poi rendersi conto che abbiamo un "set-up" di PA opposto sulla 4HR o sulla Daily. Come piu' o meno dicono a Napoli: "Il Tram in Faccia!"
[...] Certo, identificare una direzione sulle maggiori TF e poi focalizzare bene l'entrata sulle piu' piccole e magari costruire pian piano con lo "scaling" fino ad aver conferma che la trade va nel verso giusto, sarebbe la migliore cosa da fare.
Un altro consiglio che ho ricevuto dai ragazzi di WallStreet e' quello di seguire solo la direzione del breakout giornaliero rapportato al giorno precedente, questo e' un discorso che devo ancora approfondire per me stesso ma sembra davvero un buon filtro, non sono ancora sicuro dei parametri, faro' le dovute ricerche e poi si potra' discutere.
[...] Forex e' 24hr. Calcolando che il mercato inizia a ballare con l'apertura Europea, le chiusure che avvengono alle 6am GMT sono da appuntare.
In qiesto caso io ho utilizzato la chiusura Finale di Venerdi' o settimana per mettere su questa linea di resistenza che vedi nell'ultima chart.
Da li' sono disposto SOLO ad andare Long quando il prezzo e' superiore e viceversa Short quando inferiore. Per esempio, domani mettero una linea orizzontale sulla chiusura della barra delle 5am gmt.
La PB non era in direzione favorevole perche' indicava uno short contrario alla direzione di questa teoria introdotta da Mr P. Crown al pubblico.
Consolidamento: a seguire di uno swing high or low, cioe' un movimento consistente in una direzione, ci sara' un consolidamento del prezzo, dove il mercato oscillera' per un tempo indefinito in raggio limitato. Tipico momento dove molti lasciano pips dentro. Mai capitato di saltare su un movimento che sembra incessante per vederlo andare su e giu' per ore, magari da BreakEven a -30 per mezza giornata? quello e' il consolidamento del prezzo.